hotend per stampanti 3D: cos'è?
"Nessun componente di una stampante 3D è importante quanto l'hotend": un'affermazione audace, vero? Siamo d'accordo con la sostanza dell'affermazione, perché il processo più importante della stampa additiva avviene in un hotend: il filamento viene portato alla temperatura di fusione in un hotend e viene mantenuto alla stessa temperatura.
Come funziona l'hotend di una stampante 3D?
Per poter rispondere a questa domanda, è importante capire di quali componenti è composto un hotend. La tecnologia che c'è dietro è tanto semplice quanto ingegnosa. L'hotend può essere suddiviso grossomodo in due blocchi funzionali. La parte superiore di un hotend, ovvero quella in cui entra il filamento, è circondata da alette di raffreddamento e da una ventola. In questa parte, separata dalla parte inferiore dell'hotend da un cosiddetto "taglio termico", il filamento viene raffreddato in modo che non si riscaldi e non si attacchi al tubo in PTFE all'interno dell'hotend.
La parte inferiore dell'hotend è chiamata blocco di riscaldamento. Con l'aiuto di una cartuccia riscaldante, l'intero elemento viene riscaldato alla temperatura di fusione desiderata, provocando così la fusione del filamento. Un termistore (sensore di temperatura) monitora continuamente la temperatura e la restituisce alla stampante 3D.